Il 29,9% delle Amministrazioni locali in Italia si affida all'eProcurement (electronic public procurement), una percentuale che, a detta degli operatori, è ancora un po' bassa. Ai primi posti troviamo il Trentino Alto Adige con l'87,7% di bandi di gara "con prestazione elettronica dell'offerta sul totale", seguono Valle d'Aosta con l'85,5%, Lombardia con il 50%, Marche con il 40,9%, Calabria con il 39,1%. In coda ci sono la Sardegna con il 3,4%, la Puglia con il 10%, il Friuli Venezia Giulia con il 16,5%.
Sono risultati che l'Istat ha diffuso dopo l'aggiornamento della 'Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo', che vede 316 indicatori a livello regionale, suddivisi per macroaree e per aree obiettivo delle politiche di sviluppo. I dati relativi alla digitalizzazione dei processi di approvvigionamento di beni e servizi delle P.A. segnano percentuali di utilizzo al Nord ovest, in salita, per il 45,3%, al Centro Nord il 33,4%, al Centro il 26%, al Sud il 24,3% e nelle Isole il 16,8%. Il 20% delle regioni risulta essere in transizione.
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