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Nuova edizione - N° 206 del 6 marzo 2017 |
Pillole di comunicazione per medici
C'è anche "Compubblica" alla "Scuola di comunicazione in sanità" promossa dall'Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Milano con Regione Lombardia, l'Associazione italiana giornalismo responsabile e l'Associazione lampada di Aladino.
Alfredo D'Ari, consigliere di "Compubblica" e dirigente dell'ufficio III Direzione Generale della comunicazione e relazioni istituzionali del ministero della Salute, proporrà la "pillola 8" sul tema del "Consenso informato: non un arido e impersonale strumento di legge, ma un elemento di umanizzazione e interazione tra medico e paziente".
Complessivamente sono dieci le "pillole" proposte dalla "Scuola di comunicazione in sanità" perché l'obiettivo degli organizzatori è predisporre, alla fine del corso, il "decalogo della buona sanità". "Dopo ogni incontro - spiegano gli organizzatori - verrà prodotto un documento che potrà essere portato all'attenzione della Terza commissione sanità di Regione Lombardia affinché valuti e prenda in considerazione le proposte che emergeranno dai diversi esperti chiamati come relatori".
Gli incontri si svolgeranno dal 15 marzo fino a novembre nell'aula V. Capacchione del Presidio ospedaliero di Rho (ASST Rhodense) in corso Europa, 250.
L'iniziativa si propone anche di sensibilizzare il mondo universitario affinché la comunicazione divenga disciplina di studio e insegnamento nei corsi di laurea in medicina e chirurgia e sia quindi insegnata contestualmente alle discipline cliniche.
"Tutto questo - evidenziano gli organizzatori - per dimostrare quanto il giuramento di Ippocrate nell'era di Internet e della comunicazione globale non possa essere sufficiente e come sia necessario apprendere altre competenze, al fine di svolgere al meglio la propria professione di medico".
CT
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