Nuova edizione - N° 194 del 21 novembre 2016
Perché il comunicatore pubblico

A seguito di un bando del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per "funzionari della comunicazione", segnalato da alcuni colleghi e dagli esperti di "Compubblica" valutato non rispondente alle norme quadro sulla disciplina in materia di comunicazione pubblica, l'Associazione, come fa sempre in questi casi, ha scritto ai dirigenti e ai  responsabili della procedura facendo notare gli errori e le incongruenze.

Dal Ministero è arrivata una cortese risposta che poniamo all'attenzione dei lettori della newsletter. Restiamo ovviamente in attesa di essere informati sul seguito della richiesta di parere con una consapevolezza: la difesa della professione di comunicatore pubblico va praticata con determinazione e senza demordere.

Succede (ahinoi) che molti ignorino che fare comunicazione pubblica non è una attività  che viene compensata dalla capacità di parlare e perciò interagire  con un proprio simile, ma è una attività determinante per la relazione con il cittadino, per fare conoscere le azioni pubbliche, per ascoltare le esigenze espresse dalla collettività e produrre servizi migliori, per confermare la Pubblica Amministrazione e il suo agire. Succede anche (ahinoi) che molti ignorino che ci sono norme che legittimano ambiti, funzioni e ruoli professionali per le attività di comunicazione e informazione, che pensano sia una attività che può essere svolta dalla politica, dai politici, i quali convinti di avere conoscenza della disciplina, non considerano le differenze sostanziali fra comunicazione di pubblico servizio e comunicazione politica.

"Comunicazione Pubblica", dopo aver fortemente voluto, sostenuto, appoggiato ed essersi battuta per una legge nazionale oggi insiste per la sua applicazione per  la crescita culturale e organizzativa delle Istituzioni pubbliche, la modernizzazione, la gestione equa della cosa pubblica, la semplificazione dei rapporti, la reale trasparenza e, di importanza strategica, la comunicazione con il cittadino. Per questo obiettivo l'Associazione, forte di una norma che ha legittimato i professionisti della comunicazione e dell'informazione sta battendosi affinché il ruolo venga riconosciuto anche nel Contratto Nazionale (attualmente in dibattito).

Non diciamo nulla di originale: per interagire con il cittadino-cliente-utente, nei processi di amministrazione e gestione pubblica protagonista strategico è il comunicatore pubblico, professionista capace e competente che ha il diritto di essere riconosciuto e legittimato.  

Lett. "Comunicazione Pubblica"

Lett. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti




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