Nuova edizione - N° 179 del 27 giugno 2016
Social: l'ipnosi è finita?

Crescono le chat, calano le app. Una ricerca condotta da SimilarWeb e ripresa in Italia da @martinapennisi, giornalista del "Corriere della Sera", mette in evidenza l'aumento dell'interazione diretta tra gli utenti social. Messenger e WhatsApp, ad esempio, registrano un trend positivo fino al 20%. Mentre viene rilevata una flessione per Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat.

È la società interconnessa che, anche per i social, richiede una maggiore velocità di accesso e una "fame" crescente di contenuti. Una velocità determinata dal digitale che, come evidenzia @pierodominici (docente di comunicazione pubblica all'Università degli studi di Perugia) sul blog “Fuori dal prisma” di Nòva-IlSole24ore, "ci lascia poco tempo per la riflessione e l'analisi critica su ciò che accade e, più in generale, su una (iper)complessità che mette a nudo la radicale inadeguatezza dei paradigmi, dei modelli interpretativi, delle culture tradizionali e, ancor di più, dei moderni strumenti di controllo e gestione".

Secondo l'analisi compiuta da SimilarWeb e ripresa da Martina Pennisi, l'utilizzo di Facebook è calato dell'8% in un anno, almeno nei nove Paesi presi in esame: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna, Australia, India, Sudafrica, Brasile e Spagna.

La disaffezione per Twitter arriva al 23,4%, calando negli USA di circa 5 minuti e addirittura 6,7 in Francia. Perde terreno anche Instagram con -23,7% e Snapchat che passa da 23,17 a 18,72 minuti negli Usa. Però l'app del fantasmino giallo aumenta il numero di installazioni in Brasile, ma anche in Europa, in particolare in Germania e in Spagna.

È invece ancora lenta, ma in crescita soprattutto tra i teenager, l'attenzione in Italia. Il 3 maggio scorso @stefanoperazzo (snapchatjournal.wordpress.com) su www.wired.it ha compiuto un'interessante analisi sul fenomeno Snapchat, evidenziando che sono 673mila il numero di utenti attivi (dati ufficiali relativi al Q4 del 2015), cioè il 2,3% della popolazione Internet in Italia. Gli utenti sono soprattutto maschi (60%) e hanno un'età compresa tra i 16 e i 24 anni (61%). "Un dominio netto dei teen – scrive Perazzo – che sottolinea come la fruizione di contenuti tradizionale stia ormai lasciando il passo a un approccio più veloce e innovativo".

Claudio Trementozzi





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