Molte e complesse sono le questioni economiche, politiche e sociali che attanagliano il nostro Paese e che impediscono lo sviluppo di una nuova stagione politica e sociale.
Anche per questo, un gruppo di Associazioni e di singoli cittadini, riunitisi presso la Federazione Nazionale della Stampa, ha deciso di aprire un dibattito pubblico sull’esigenza di un maggiore riconoscimento del diritto all’informazione, con l’introduzione di una legge sulla “Freedom of information” simile a quella introdotta negli Stati Uniti e da tempo
esistente nei Paesi democratici.
La nostra Associazione ha aderito a questa iniziativa che vuole ridurre il ritardo dell’Italia dal punto di vista culturale e legislativo e che tende ad affermare un fondamentale diritto di conoscenza da parte di tutti coloro che debbono confrontarsi con il sistema pubblico.
L’adesione, che rappresenta anche una linea strategica del movimento di comunicatori pubblici, è stata formulata con la seguente lettera, inviata agli organizzatori nei giorni scorsi:
"L'Associazione
Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale ritiene significativa un'azione capace di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di un rapporto diverso tra cittadini e pubblica amministrazione.
Primo passo di questa nuova dimensione delle relazioni dovrà essere una revisione della legge del diritto di accesso.
Per questi motivi e ispirandosi ad una visione europea e statunitense che garantisce a chiunque il diritto d'accesso agli atti della pubblica amministrazione, “Comunicazione Pubblica”
aderisce all'iniziativa per l'adozione di una legge sulla "Freedom of Information" simile a quella da tempo esistente nei Paesi democratici.
Il Segretario generale
Alessandro Rovinetti"
Il sito dell’iniziativa
