Nuova edizione - N° 372 del 14 dicembre 2020
Wi-Fi pubblico gratuito. Più tutele per gli utenti

Un utile servizio e una grande comodità il Wi-Fi pubblico gratuito la cui offerta, però, comporta, da parte delle Amministrazioni pubbliche, diversi profili di rischio sul trattamento dei dati dei fruitori.

Misure di sicurezza per evitare accessi alle reti interne della P.A., divieto di tracciamenti non necessari degli utenti, conservazione a tempo dei dati, maggiore trasparenza. Sono alcune delle importanti garanzie richieste dal Garante per la protezione dei dati personali nel parere reso all'Agid sullo schema di 'Linee guida sul Wi-Fi pubblico'. L'Agenzia per l'Italia Digitale dovrà integrare lo schema per renderlo conforme alle disposizioni del Regolamento Ue e del Codice privacy.

Le Linee guida offrono indicazioni alle P.A. che forniscono ai cittadini la connessione wireless ad Internet presso gli uffici e altri luoghi pubblici, in particolare nei settori scolastico, sanitario e turistico, anche mettendo a disposizione dei cittadini la porzione di banda non utilizzata dagli uffici.

Lo schema sottoposto al Garante raccomanda, in particolare, alle P.A. di identificare gli utenti, per poter rintracciare eventuali comportamenti malevoli. Su questo punto, l'Autorità ha precisato che le Amministrazioni non sono autorizzate a conservare dati di traffico telematico e ha chiesto all'Agid di integrare le Linee guida indicando alle Amministrazioni modalità rispettose del Regolamento per individuare, a posteriori, i responsabili di condotte illecite (ad es. utilizzando i soli dati relativi alla connessione e disconnessione degli utenti).

Il Garante ha chiesto anche di fornire indicazioni alle Amministrazioni sulle tipologie di dati da raccogliere e sui tempi di conservazione, nel rispetto del principio di minimizzazione. Vietato dunque ogni trattamento di dati relativi ai dispositivi degli utenti per il tracciamento dell'ubicazione o degli spostamenti (mediante tecniche di Wi-Fi location tracking); consentito solo l'uso di quelli indispensabili per l'accesso al servizio o per individuare, a posteriori, eventuali illeciti.

Nell'eventualità che il servizio di Wi-Fi free pubblico venga offerto anche ai turisti, attraverso le strutture alberghiere, il Garante ha richiesto che lo schema venga integrato precisando che il turista deve poter decidere autonomamente se aderire al servizio di Wi-Fi free in interoperabilità o utilizzare la sola connettività alberghiera. L'eventuale interoperabilità non deve automaticamente prevedere la comunicazione alle Amministrazioni dei dati dei clienti degli alberghi.

Infine, le Linee guida dovranno ribadire alle P.A. la necessità di adottare adeguate misure di sicurezza, anche per la gestione delle violazioni di dati personali (vedi artt. 32, 33 e 34 del Regolamento), e di suggerire specifiche cautele nel caso in cui il servizio Wi-Fi free sia utilizzato anche dai dipendenti della Pubblica amministrazione che lo fornisce. 




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