A cinquant'anni dalla pubblicazione di "Apocalittici e integrati", la fortunata formula introdotta da Umberto Eco negli anni '60 per descrivere gli opposti atteggiamenti di fronte alla cultura di massa ritrova intatta la propria efficacia di fronte al web e alle sue conseguenze. In particolare per quanto riguarda la memoria, individuale e collettiva, che rischia di restare schiacciata in una sorta di perpetua simultaneità.
E' quanto emerge nelle parole di Eco nell'intervista
"I rischi dell'eterno presente", tratta da
ICS.