Tutti pazzi per la digital life (anche a costo della privacy)
L'attività più frequente svolta dagli utenti di Internet è per la ricerca di informazioni su aziende, prodotti, servizi, così die il recente 47° Rapporto Censis.
Il 68% degli internauti svolge questo genere di ricerche, che corrisponde al 43,2% della popolazione complessiva. Il 67,3% degli utenti del web si avvale dello stradario online (il 42,7% della popolazione italiana).
E Internet è ormai uno strumento insostituibile nella risoluzione dei problemi di organizzazione della vita quotidiana: dallo svolgimento delle operazioni bancarie (il 48, 6 degli internauti ne usufruisce, percentuale che corrisponde al 34,5% della popolazione, con un incremento del 5,2% nell'ultimo anno) alle pratiche burocratiche (il 22,7% ovvero il 14,4% della popolazione, con un incremento anno del 4,8%), alla prenotazione delle visite mediche (il 15,2%, cioè il 9,7% degli italiani).
La rete serve anche per cercare lavoro per il 15,3% della popolazione, con un aumento del 5,3% nell'ultimo anno, e nel caso dei disoccupati la percentuale si impenna al 46,5%.
Allo stesso tempo, è diffusa nella popolazione la convinzione che la privacy sia un elemento imprescindibile dell'identità personale: è pari al 96% la quota di italiani che dichiarano di considerare inviolabile il diritto alla riservatezza dei propri dati.
Gli italiani sono convinti che sul web sia meglio non lasciare tracce (è l'opinione dell'83,6%) e temono che molti siti web estorcano i dati personali senza che gli utenti se ne accorgano (l'83,3%). Pur non rinunciando a fare shopping online, l'82,4% teme di esporsi al rischio di truffe il 76,8% è convinto che usare la carta di credito su Internet sia rischioso.
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