Nuova edizione - n° 21 del 1 settembre 2008
Profili professionali: un importante passo avanti

Le ferie non hanno consentito il dovuto risalto alla notizia dell'accordo del 1 agosto tra la Fnsi e i sindacati confederali della Funzione Pubblica, che fissa i principi e le modalità di composizione della delegazione unitaria per la trattativa in sede Aran relativa alla definizione del profilo professionale dei giornalisti che operano nella Pubblica Amministrazione.

Dopo gli impegni assunti dalle organizzazioni sindacali con la nostra Associazione, si completa il disegno strategico che porterà all'avvio della trattativa per definire i profili professionali dei giornalisti e dei comunicatori pubblici.
Si tratta, come risulta ormai evidente, di un punto decisivo per dare attuazione alla Legge 150.
Ma non solo.

Siamo di fronte ad un passaggio fondamentale tra amministrazioni che si limitano a praticare una sorta di controllo fiscale nei confronti dei dipendenti ad amministrazioni che ne favoriscano gli elementi di cultura e capacità. In una parola che professionalizzino competenze e ruoli.
Un'azione, pur doverosa, tesa a colpire i "fannulloni" rischia di perdere il proprio significato anche simbolico se non viene accompagnata da un altrettanto forte impegno di qualificazione.

Noi crediamo che l'efficienza e la qualità del dipendente pubblico non siano realizzabili a suon di denunce e di licenziamenti ma che queste misure, anche quelle estreme, debbano essere precedute da un necessario riconoscimento, non sempre solo economico, di professionalità nuove per nuove amministrazioni.

L'accordo del primo agosto della Fnsi e l'azione costante dell'Associazione "Comunicazione Pubblica" sono la testimonianza che esistono ampi margini per comunicatori, sindacati, Istituzioni, di azione comune.
I prossimi mesi saranno decisivi anche da questo punto di vista.

Alla politica delle parole e delle attese vogliamo sostituire quella del confronto e dei risultati.
Lo dobbiamo non solo alle migliaia di nostri colleghi che hanno scelto la comunicazione come servizio al cittadino ma anche a tutti coloro che auspicano un sistema pubblico sempre più dalla parte degli utenti.
Anche in questo modo si toglieranno alibi e protezioni ai "fannulloni" e a coloro che ritengono la Pubblica Amministrazione un luogo di scambio e non di servizio.

Accordo Associazione "Comunicazione Pubblica"

Accordo Fnsi




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